:: LA STORIA DEI CARTELLINI ::

I cartellini vengono introdotti per la prima volta nel 1966 nel campionato inglese. L'inventore è Kenneth George Aston.

Kenneth George Aston è stato un arbitro di calcio inglese. A lui si devono molti miglioramenti nel settore dell'arbitraggio, nel 1946 diventò il primo arbitro a vestire la divisa nera con rifiniture bianche. L'anno seguente fu lui che suggerì l'introduzione delle bandierine gialle per gli assistenti al posto dei vessilli della squadra di casa utilizzati fino a quel momento.

Fu chiamato a far parte della Commissione Arbitrale della FIFA, presiedendola per quattro anni. Fu responsabile di tutti gli arbitri nelle coppe del mondo dal 1966, 1970 e 1974. Durante i mondiali del 1966, avvenne un fatto curioso durante l'incontro tra Inghilterra e Argentina: l'arbitro designato espulse il capitano argentino Rattin, comunicandogli il provvedimento in tedesco. Il calciatore, che conosceva solo lo spagnolo, non volle uscire dal terreno di giuoco, non capendo cose fosse successo. Aston presente tra il pubblico e seduto vicino le panchine, si precipitò sul terreno di giuoco persuadendo il capitano Argentino ad abbandonare il campo.

Da qui l'idea dei cartellini. Aston racconta di aver pensato all'idea dei cartellini mentre era seduto in auto fermo davanti ad un semaforo. Aston si pose il problema di come rendere la notifica dei provvedimenti disclipinari più chiari e fu proprio guardando la luce del semaforo che ebbe l'idea. l colori giallo e rosso potevano sicuramente essere utilizzare per rendere evidenti a tutti le decisioni dei direttori di gara.

 

ln Italia i cartellini vennero introdotti domenica 7 ottobre 1973. A decidere che anche gli arbitri del Campionato Italiano avrebbero utilizzato i due cartellini, fu il Consiglio Federale, nel corso di una riunione tenutasi il 20 settembre 1973 a Viareggio. Questo su proposta del Settore Arbitrale, che attraverso la circolare n°2 del Settore Arbitrale precisava: "si dispone che l'arbitro mostri il cartoncino - giallo o rosso - al giocatore da ammonire o da espellere levandolo in alto in modo ben visibile da qualsiasi punto del terreno di gioco e quindi anche da parte degli spettatori".

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